martedì 30 novembre 1999

A proposito di "Casamentu Montagna"

“U casamentu Montagna” è vincolato dalla Soprintendenza con D.D.G. n. 6690 del 27/7/2005 ed è stato oggetto di un particolareggiato studio sulla rivista di architettura “Demetra”.

“U casamentu Montagna” è stato rilevato dal fallimento Mangione dall’assessore della giunta Firetto Salvatore Burgio il quale, in un intervista rilasciata qualche tempo fa ad un quotidiano a diffusione regionale, ha dichiarato di averlo acquistato perché amante delle cose belle, ma di non avere i denari per ristrutturarlo.

“U casamentu Montagna”, ha affermato l’ass. Burgio, sempre nella stessa intervista, è stato messo in sicurezza. Falso perché è stato soltanto transennato per salvaguardare la pubblica incolumità, ma nulla è stato fatto per salvaguardarlo dalle offese del tempo che passa e degli agenti atmosferici..

“U casamentu Montagna” ai sensi dell’art. 838 – II comma – del Codice Civile avrebbe potuto  e potrebbe oggi essere espropriato da parte dell’autorità amministrativa.

“U casamentu Montagna”, considerato il degrado in cui versa e la noncuranza del proprietario dovrebbe, secondo il Codice Urbani, essere messo in sicurezza, e salvaguardato da un ulteriore inesorabile degrado, dal Comune il quale successivamente si riverrebbe sul proprietario assessore Burgio; ma non lo fa. Perché?

Si può dire che l’assessore Burgio con riferimento a “U casamentu Montagna” si trova in una situazione di conflitto di interessi e gode dell’acquiescenza dell’amministrazione Firetto?

A proposito, qualche tempo fa ho avuto il piacere di complimentarmi con il Sindaco per come sta operando, per l’ordinaria amministrazione, ben visibile, e la programmazione verso la quale si può anche non concordare (ed io non concordo con la scelta del rigassificatore), ma che almeno c’è. Ho fatto i complimenti a Firetto, come dicevo, concludendo però con un “nonostante tutto” riferito al politici che hanno attraversato tutta le stagioni politiche dal 1994 ed oggi continuano a muoversi nelle stanze del potere, a tenere riunioni davanti o dentro noti bar empedoclini.

Approfondirò questi temi appena tracciati con volantinaggi che terrò davanti la “statua all’indignazione”, mi spingerò anche a giocare “fuori casa”, ad Agrigento, dove distribuirò una “Lettera aperta” all’On. Alfano.

A presto.
Adolfo Montagna

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