martedì 30 novembre 1999

Todos caballeros

I blog dei giornali on-line oggi sono pieni di indignati per l’affaire ospedale. Indignazione rivolta quasi esclusivamente verso i politici, tra i quali non compare nessun indagato, e poco o punto verso tecnici impresari e funzionari i cui nomi sono sotto gli occhi di tutti.

Il quadro sembrerebbe essere paradigmatico di un sentimento di malsopportazione verso la politica pronto a esplodere da un momento all’altro in fenomeni di piazza. Niente di più illusorio.

Agrigento è sempre stata bovina: niente, né l’atavica sete, né i mille casi di pessima amministrazione, ha mai indotto gli agrigentini a scendere in piazza o, orrore, a non votare per i partiti e uomini che da sempre detengono il potere politico.

Le novità di questi ultimi anni, da facebook, ai blog passando per i giornali on-line, che molto più facilmente rispetto a quelli cartacei offrono spazio ai lettori che sono anche elettori, sono paradossalmente alleate del potere in quanto consentono la ribellione, a parole e spesso anonima, dando l’illusione ai cittadini che vi buttano dentro i loro pensieri di avere assolto a quel ruolo politico di cui ogni cittadino è depositario (“ecco anch’io, agrigentino da più generazioni, sono capace di ribellarmi”).

Mi piacerebbe sapere come hanno votato nel passato tutti gli indignati ai quali Castaldo ha dato la patente di “giornalisti” e come voteranno domani. Fra gli indignati c’è anche l’assessore Arnone, fedele seguace del Presidente Lombardo il quale, venticinque anni fa, era tutt’altro che il “ribelle” che oggi appare nei confronti del potere centrale.

Già, venticinque anni fa quando gli appalti si spartivano come ha raccontato Siino e quando il recordman degli appalti vinti in Sicilia era tale Filippo Salamone.

Todos caballeros, tutti indignati oggi domani e posdomani, tutti affranti per i malati di oggi, di domani e posdomani. Insomma si è messo in moto il solito meccanismo che si basa su due sostantivi astratti, non solo dal punto di vista lessicale, quali indignazione e solidarietà.

Ma todos caballeros perché tutti pronti a continuare ad essere vassalli senza che esistano le aristocrazie storiche nelle quali i nobili avevano qualità vere o presunte, ma comunque credute tali mentre oggi gli appartenenti alle oligarchie democratiche non hanno altra qualità se non quella di essere scelti dal “signore” di turno in base alla fedeltà che sono capaci di dimostrare.

Penso sia arrivato il momento di ragionare sul rapporto tra questa non so quanto involontaria interazione tra nuove tecnologie e vecchi sistemi di gestione del potere e l’atavico borghese e mercantilistico agio vegetativo che avvinghia gli agrigentini in un abbraccio ferale.

I partiti non ci sono e questo potrebbe fare piacere a Stuart Mill e Locke, ma ci sono uomini che organizzano uomini e questo dispiacerebbe ai citati Stuart Mill e Locke più di quanto ad essi, come detto, farebbe piacere l’assenza dei partiti.

Questo dovrebbe essere il punto di partenza di un ragionamento che dovrebbe coinvolgere la gente per bene e coraggiosa e i partiti che si piccano di combattere Berlusconismo e velinismo. “La Destra” dovrebbe iniziare a ragionare in tal senso.
Adolfo Montagna

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